“I Giochi di Maya’’, Presentazione libro - Catania

Arrivata finalmente l’edizione italiana del libro “I giochi di Maya” di Delia Steinberg Guzmán, presidente onorario di Nuova Acropoli, filosofa, scrittrice e pianista contemporanea.
A Catania verrà presentato da Nuova Acropoli giovedì 6 aprile alla Libreria Feltrinelli(Via Etnea, 283) e sabato 8 Aprile alla Libreria Mondadori(Via Gabriele D'Annunzio, 115), alle ore 18:00. Durante gli incontri verranno letti degli estratti per meglio ispirarsi al contenuto e al messaggio che l’autrice vuole trasmettere. 

Abbiamo infatti avuto modo di apprezzare come i precedenti libri dell’autrice - tra cui “Filosofia per vivere” e “l’Eroe quotidiano” - portino a riflessioni profonde su domande che da sempre l’uomo si è posto su se stesso, sull’umanità e su ciò che lo circonda. E anche questa volta i temi che il libro propone accompagnano chi lo legge a interrogarsi profondamente sulla propria vita e sul mondo in cui vive. Tema principe è l’illusione, detta anche Maya in relazione ad un'antica divinità orientale il cui significato è proprio questo.

Maya gioca con noi tramite i suoi veli, così ciò che noi vediamo sembra la realtà, come i tratti di un viso, un oggetto, un’emozione o un’opinione… Ma la realtà che Maya dipinge è transitoria e quando cambia noi rimaniamo spiazzati, confusi, con mille interrogativi. La realtà che Maya ci propone è illusoria, destinata a mutare nel tempo. È sotto i suoi veli che si nasconde la Realtà, sotto la superficie risiede l’essenza delle cose, della vita. 

Il libro è rivolto a chi sente la necessità di indagare, di andare oltre, di rompere gli schemi; a chi si pone domande e ricerca le risposte non accontentandosi mai, ma provando sempre a raggiungere il cuore delle cose. La proposta che l’autrice ci offre è filosofica, in quanto la Filosofia - intesa come amore per la saggezza - propone gli strumenti adeguati per fare questo e poter iniziare a squarciare i veli dell’illusione. L’uomo sente la necessità di avere certezze ma qual è il prezzo da pagare? Ci accontentiamo di ciò che appare e troviamo lì la stabilità che ci serve, anche se destinata a vacillare o crollare quando le cose mutano? Oppure, come i filosofi, preferiamo faticare un po’ per raggiungere la natura delle cose, cercare significati ed imparare davvero ad essere co-autori del gioco stesso? 

Ti aspettiamo giorno 6 o 8 aprile per scoprire di più!