Probabilmente non hai solcato il mare per un decennio, ma sicuramente navighi in internet da diverso tempo.  La buona notizia è che non sei approdato sull’isola dei Lotofagi, il cui fiore faceva dimenticare ai naviganti di avere una terra e una famiglia a cui far ritorno. Perciò, puoi star tranquillo che al termine di questa breve lettura potrai tornare ai tuoi precedenti impegni. La cattiva notizia è che questo mare chiamato web è pieno di insidie e pericoli, ad esempio è disseminato di post, foto e reels lasciati su piattaforme e social. Solo chi non se ne nutre come fossero ghiande e noccioline, in maniera avida e maialesca, per osservare e spiare la vita altrui, può sottrarsi al sortilegio della maga Circe, come riesce Ulisse.

Lo sappiamo che resistere alle voci insistenti delle sirene delle comodità è difficile: a chi non piacerebbe guadagnare molto e lavorare poco? Ma cosa accade quando a parlare sono le tue paure, che provano a convincerti di essere un fallito o di non essere in grado di superare un momento difficile? Per affrontarle incolumi, non basta fingersi sordi, tappando momentaneamente le orecchie con la cera: occorre  tenersi saldi a ciò che di più forte abbiamo. Legarsi stretti ai nostri valori, ai princìpi, agli insegnamenti senza tempo. Trovare l’albero maestro della propria nave, per affrontare le più alte onde e le burrasche della vita.